Nel momento in cui scriviamo le ragazze sono tornate in Ucraina con un volo partito ieri (5 giugno) da Roma. Abbiamo fatto appena in tempo a passare con loro qualche ora in un assolato pomeriggio nel giardino della Trattoria, per concludere l’iniziativa “Gino for Peace”. Un momento di ascolto e riflessione sulle assurdità della guerra in Ucraina, ma anche con la vivacità dei loro bambini. Questo il racconto di quel pomeriggio.
Apparentemente sembrano ragazze in vacanza in Italia, ma poi basta ascoltarle, guardare i loro occhi tristi, per capire quanta sofferenza e dolore sta causando questa aggressione della Russia. “Siamo riuscite a scappare nei primi giorni di marzo, quando gli attacchi russi erano molto frequenti e pericolosi” ci racconta Oksana” portando in salvo i bambini. Avevo un contatto in Italia, proprio qui a Fiuggi. Poi grazie alla Caritas siamo riuscite a trovare un alloggio nel Centro Don Guanella, che voglio ringraziare per l’ospitalità“. Ma oggi, dopo tre mesi lontano da casa e dai loro familiari, hanno voglia di tornare “Dobbiamo tornare alla nostra vita. I bambini hanno bisogno dei loro padri. Noi tutte veniamo da un piccolo paese in campagna, a un’ora da Kiev dove, per fortuna, dopo una fase iniziale di scontri, ora la situazione va un pò meglio. Abbiamo il fronte a una cinquantina di km, ma è là che dobbiamo tornare. Succeda quel che succeda“. Queste donne dimostrano tutto il loro coraggio, Oksana deve tornare al suo lavoro nel mini-market, Kateryna lavora nel turismo, che ora purtroppo non c’è più “Oltre ad ammazzarci e a distruggere le nostre case, i russi ci hanno tolto anche il lavoro. Io voglio tornare alla mia vita, tornare ad occuparmi dei tanti turisti anche italiani che venivano nel nostro paese. Mi batterò per questo“. Hanno, o avevano, tanti amici o parenti russi “che non parlano perchè non possono parlare. Poi la propaganda ha fatto il resto, parlano di denazificazione dell’Ucraina quando sappiamo bene che in Russia non c’è libertà né democrazia. La guerra non è iniziata il 24 febbraio 2022, ma nel 2016 nel Donbass, con l’auto proclamazione delle regioni di Doneck, Luhans’k e Kharkiv. Noi ci fidiamo del nostro presidente Zelensky.” ci dice Myroslava.
Quando poi sono arrivati Marco, Roberto e Cristina con dolci, gelati, patatine, crostate e tiramisù è stato il momento di una piccola festa. I bambini hanno apprezzato soprattutto gelati e patatine senza mai staccarsi dai giochi nel giardino, mentre le ragazze hanno gradito crostate e tiramisù uscite dalla magica cucina della Trattoria. “Fiuggi e la Ciociaria ci hanno sorpreso per la generosità delle persone che non ci hanno fatto mancare nulla. Gli italiani sono un popolo splendido e generoso, li voglio ringraziare pubblicamente” ci dice ancora Oksana, che è un pò la portavoce.
Piergiorgio Ballini della Caritas scherza con questi bambini, che ha imparato a conoscere fin dal primo giorno del loro arrivo a Fiuggi. “All’inizio ci sono stati un pò di problemi burocratici, ma questo è normale. Poi siamo riusciti a sistemare tutti i rifugiati ucraini non solo nel Centro Don Guanella, ma anche in altri alberghi della città. Grazie ai tanti volontari fiuggini abbiamo passato molti momenti insieme, oltre a Roma siamo riusciti a portarli in molti luoghi storici della Ciociaria che hanno dimostrato di apprezzare. La speranza è sempre quella di avergli regalato – anche solo per poco – dei momenti senza pensare troppo alla guerra o ai loro familiari rimasti in Ucraina”. “Noi siamo sempre sensibili e attenti a quello che succede, non solo sul nostro territorio, ma anche nel mondo. E’ per questo che abbiamo voluto fare un piccolo omaggio a chi è più sfortunato di noi. Siamo pronti ad ospitare nuovamente queste famiglie in un altro momento, magari quando la guerra sarà solo un brutto ricordo” è il saluto caloroso di Roberto, anche un pò emozionato per l’occasione.
Ma ora è tempo di tornare in Ucraina, tornare alla loro vita, tornare dai loro mariti e padri, nella speranza che presto ci sarà una pace che, come sempre, sarà senza vincitori.